Decise di abbandonare la vita borghese per
dedicarsi alla pittura e alla vita avventurosa alla
ricerca delle origini dell'essere umano.
Svariati viaggi nel mondo, molti ai tropici che
accenneremo.
"
Io partirò. Battello che dondoli l'alberatura
leva l'ancora verso la natura esotica!"
(Mallarmé, Brise marine)
Prima tappa Tahiti
"inviato in missione artistica"
Il viaggio "missionario" da Parigi dura 63
giorni, dovuti ai lunghi scali a Bombay, Perth,
Melbourne, Sidney e Auckland, Gauguin sbarca
a Papeete il 28 giugno 1891.
Si presenta al governatore specificandogli la sua
condizione di inviato in missione artistica; la
sfortuna lo perseguita, due settimane dopo
apprende la morte del re dell'isola, Pomarè V,
dal quale sperava di ottenere favori particolari,
ora l'amministrazione passa nelle mani francesi.
L'emigrazione europea conduce alla formazione
di famiglie miste, introducendo modi di vita
europei, lo sviluppo del commercio, la piccola
industria, l'agricoltura intensiva e il culto
cristiano - cattolico.
Per ritrovare la purezza Maori, la genuinità
degli indigeni il nostro artista si sposta con la
meticcia Titi in un villaggio a venti chilometri
più lontano dalla capitale, a Pacca; lascia anche
Titi perchè troppo civilizzata, raggiunge il
villaggio di Mataiea, vivendo in una capanna
d'avanti all'oceano con la tredicenne Tehura.
In Noa - Noa, la profumata, racconto biografico
e romanzato scrive:
«la civiltà mi sta lentamente abbandonando.
Comincio a pensare con semplicità, a non avere
più odio per il mio prossimo, anzi ad amarlo.
Godo tutte le gioie lentamente abbandonando.
Comincio a pensare con semplicità, a non avere
più odio per il mio prossimo, anzi ad amarlo.
Godo tutte le gioie della vita libera, animale e
umana. Sfuggo alla alla fatica, penetro nella
natura: con la certezza di un domani uguale al
presente, così libero, così bello, la pace
discende in me; mi evolvo normalmente e non
ho più vane preoccupazioni».
Ma questo breve momento di serenità viene
annientato dalle difficoltà economiche e da
problemi di salute e in Noa-Noa scrive che torna
alla sua Capanna e trova: "
immobile, nuda,
supina sul letto, gli occhi enormemente sbarrati
dalla paura, Tehura mi guardava e sembrava
non riconoscermi [...] Mi sembrava che una
luce fosforescente uscisse dai suoi occhi dallo
sguardo sbarrato. Non l'avevo mai vista così
bella, soprattutto mai di una bellezza così
commovente».
Ma Gauguin non è un semplice europeo in cerca
di esotico, ma un intellettuale che si preoccupa
di comprendere e di documentarsi sulle
credenze e sulle loro manifestazioni artistiche,
trova oggetti d'uso comune, decorati con motivi
geometrici che richiamano fattezze umane.
Si accultura con saggi di antropologia come il
Voyage aux Iles du Grand Océan
di Jacques-
Antoine Moerenhout, pubblicato nel 1837,
trascrive stralci nel suo manoscritto
Ancien
Culte Mahorie.
Gauguin è scultore in legno e ceramica
rappresenta dei e idoli maori, operando una
felice contaminazione di motivi iconografici,
ridando vita a immagini della tradizione
tahitiana, ridando nuova vita a forme e speranza
a una società e tradizione religiosa in via
d'estinzione, ormai sul punto di morire.
Gauguin trova la sua terra a Tahiti, li muore è il
capo villaggio grida "il bianco è morto".
Non posso che augurarvi una piacevole serata,
ma ogni tanto fa bene ricordare che ci sono stati
intellettuali che hanno pagato con la propria vita
perchè altri potessero continuare ha pensare con
la loro testa e non quella del potere e del
populismo più bieco.
Forse l'utilità del teatro non è quella audio-
museale, ma il fascino della favola audiovisiva
che può e continuerà ha farci sognare ma
soprattutto a pensare.