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Senza cornice
di Marco Schaufelberger
I culti di Iside, quando l'Egitto si trasferì a
Pompei.
Quando il grand tour per l'Egitto si fermava
in Campania.
Henry Wilkins
Tempio di Iside, veduta, tecnica: acquarello, matita e inchiostro.
mm 250 x 344
Prima dell'apertura del canale di Suez, dell'invenzione
dell'aereo, l'unica alternativa "comoda" per gli
aristocratici e intellettuali del XVIII e XIX sec. per
visitare l'Egitto, era la tappa obbligatoria di Pompei.
In questa città nel II sec. a.C. fu edificato il Tempio di
Iside, ma in seguito al terremoto del 62 descritto anche da
Lucio Anneo Seneca venne riedificato completamente,
per volere di Numerio Popidio Ampliato, attribuendone il
merito al figlio Celsino di appena sei anni garantendogli
una brillante carriera politica.
Sul portale d'ingresso al tempio vi era murata la lapide
oggi conservata al Museo Archeologico di Napoli che
cita:
(LA)
" N. Popidius N. f. Celsinus aedem Isidis terrae motu
conlapsam a fundamento p.s. restituit;hunc decuriones ob
liberalinatem,cum esset annorum sexs, ordini suo gratis
adlegerunt"
(IT)
"Numerius Popidius Celsinus, figlio di Numerius,
ricostruì interamente a sue spese il tempio di Iside
crollato per il terremoto. Per questa sua munificenza,i
decurioni, pur avendo egli solo sei anni, lo aggregarono
al loro consenso senza alcun onere"
Per sfortuna di Celsino e dei pompeiani diciassette anni
dopo tutto scomparve sotto la cenere.
L'eruzione del 79 seppellì sotto una coltre di ceneri e
lapilli il nuovo tempio, conservandolo in ottimo stato sino
al 1764 con gli scavi borbonici che durarono sino al 1766,
donando all'umanità il tempio meglio conservato del culto
di Iside.
Il ritrovamento in sito di svariati oggetti sacri, pitture e
sculture tutto cristallizzato nell'attimo dell'eruzione,
giunto com'era ai nostri giorni resero famosissimo e
unico questo ritrovamento, rendendolo un punto
d'attrazione culturale di primo piano per i visitatori
europei, tra cui Wolfgang Amadeus Mozart, che si ispiro
per l'opera massonica Il Flauto magico.
La stessa Cappella Sansevero è di esplicita derivazione
egizia ai culti di Iside.
Descrizione del sito archeologico del tempio
di Iside a Pompei
Il tempio si trova nella zona dei teatri, nei pressi della
palestra sannitica, all'epoca ristretta per permettere
l'ampliamento della struttura sacra, l'ingresso e posto sulla
omonima strada.
Si notano due nicchie dove erano due statue, una di
Anubi(1) l'altra di Arpocrate.(2)
La corte interna è pavimentata con lastre di tufo
presentando un portico interamente affrescato nel quarto
stile (3).
Affresco dal tempio di Iside I sec a.C. Pompei, il tempio di
Iside, in stile del quarto tipo.
Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Gli affreschi sono suddivisi in tre spartiti, partendo dal